Cutigliano, pittoresco borgo dell’ alto Appennino pistoiese situato su uno sperone a ridosso del monte Cuccola, è raggiungibile da Pistoia percorrendo la Strada Ximeniana, ovvero le strade statali 66 e 12 per circa quaranta chilometri e poi, in località Casotti, deviando sulla destra.

Il paese, che nei suoi palazzi e nei suoi monumenti conserva ancora oggi l’aspetto aristocratico che le antiche vicende storiche gli hanno conferito, è la seconda stazione della Toscana per gli sports invernali, ed è una prestigiosa località di villeggiatura estiva.  Recentemente è divenuto tappa fondamentale dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, infatti fanno capo a Cutigliano ben quattro dei suoi itinerari: Insieme della cultura e della religiosità popolare, Insieme agro-silvopastorale e abitativo, Insieme del verde e Insieme del ferro.

L’assetto urbano ancora prevalentemente medioevale invita a visitare la cittadina a piedi.  Da piazza Catilina, il cui nome ricorda la disfatta del condottiero romano, la tradizionale passeggiata per via Roma invita ad una sosta nella piazzetta antistante il palazzo dei Capitani della Montagna per una breve conversazione all’ombra della Loggia quattrocentesca.

L’impronta del medesimo periodo storico è ben riconoscibile anche nella chiesa della Madonna di Piazza, che si trova a due passi dalla piazzetta del municipio.  La passeggiata prosegue immediatamente fuori dall’abitato sino al ponte alla Pallaia e alla Chiesa di S. Bartolomeo; da qui è molto piacevole proseguire ancora per la strada selciata, che facilmente conduce al panoramico piazzale di San Vito.  Il cammino, suggestivo e ombreggiato durante le stagioni più calde, lungo circa due chilometri, è adatto a ogni tipo di visitatore e permette di cogliere tutto l’immediato fascino di queste montagne.

Lasciata Cutigliano, conviene salire al Melo, ridente località di villeggiatura rinomata per l’abbondanza e la bontà dei mirtilli e dei prodotti del bosco.  Dal Melo la strada carrabile si inerpica sino al Rifugio della Doganaccia (1525 mt. s.l.m.), località ideale per chi voglia d’inverno praticare lo sci e d’estare approfittare delle numerose escursioni.  Dal Rifugio della Croce Arcana (1730 mt. s.l.m.), seguendo il crinale, è possibile infatti raggiungere il Lago Scaffaiolo (1775 mt. s.l.m.) in circa un’ora, oppure il Libro Aperto (1937 mt. slm.) in circa due ore e mezzo di cammino, passando per il punto panoramico della Cima Tauffi.  La Funivia, la cui stazione di partenza venne costruita sugli ultimi ruderi della trecentesca fortezza di Cacioli, che insieme con quella della Cornia presidiava le antiche vie di valico che dal passo della Croce Arcana immettevano nel modenese, collega Cutigliano con i rifugi della Croce Arcana e della Doganaccia.

Tornati al Melo, una strada carrabile conduce a Rivoreta, tranquilla località di villeggiatura adagiata sulle pendici del Libro Aperto, e poi di nuovo sulla strada statale 12.  Oltrepassata Pianosinatico è d’obbligo una sosta alla refrigerante fonte del Sestaione, dopo conviene deviare sulla destra e raggiungere prima Pian degli Ontani, poi la stazione climatica di Pian di Novello.  Il giro si conclude a Casotti di Cutigliano, ove esistono testimonianze di tre antiche ferriere, in una delle quali non si producono più manufatti metallici, bensì caratteristici panni in lana naturale.